BIOGRAFIA

Caty Torta

Una vita avventurosa

Caty Torta, nata a Torino nel giugno del 1920, ha dimostrato un talento precoce per l'arte, cominciando a disegnare e dipingere sin dall'età di cinque anni. La sua dedizione all'arte l'ha portata a frequentare lo studio di Tullio Alemanni mentre proseguiva i suoi studi di scuola superiore. Inoltre, ha conseguito il diploma presso l'Accademia Albertina.

Uno dei momenti più significativi nella sua formazione artistica è stato il suo incontro con il maestro Felice Casorati. Torta ha continuato a studiare con Casorati fino alla morte del Maestro, acquisendo una profonda comprensione delle tecniche e dei concetti artistici.

Nei primi anni '50, ha completato la sua formazione artistica a Parigi, alternando numerosi soggiorni nella capitale francese e frequentando l'Accademia della Grande Chaumière. Nel luglio 1956, è stata invitata al Festival dell'Arte al Museo dell'Aia. Nel 1958, a Parigi, le è stato conferito il Diplome D'Honneur dalla Confédération Francais de L'Art Libre. Nello stesso anno, il Museo Civico d'Arte Moderna di Torino ha acquisito una delle sue opere.

Nel 1960, ha ricevuto il riconoscimento del Diplôme de Médaille Art-Sciences-Lettres a Parigi. Nel 1973, è stata onorata con il Premio del Teatro Regio in occasione della sua inaugurazione. Nel 1977, ha ricevuto un premio al "Concorso internazionale di grafica" a Monaco di Baviera.

Le opere di Caty Torta sono state accolte in numerose collezioni e musei in Italia e all'estero, inclusa la Fondazione San Paolo. Ha mantenuto una presenza attiva nella comunità artistica di Torino, diventando socia del "Circolo degli Artisti" e della "Promotrice delle Belle Arti" per molti anni.

Caty Torta è scomparsa serenamente nella sua casa di Torino nel giugno 2014, lasciando dietro di sé un eredità artistica di grande valore.

L'INFANZIA

I primi passi

Caty Torta nasce da una famiglia borghese che la prepara per una vita tradizionale.

Impara a ricamare, cucinare ed a suonare il pianoforte ma dentro di sè irrompe una passione irrefrenabile per il disegno e per l’arte. A soli sei anni, Caty sorprende i suoi genitori disegnando un impressionante ritratto di un bambino morente

A dodici anni, con pochi rudimenti di pittura, realizza un quadro naturalista raffigurante un carro di buoi. La tecnica e la prospettiva sono già professionali. Sostiene ridendo che i buoi sono animali ” velocissimi” poiché li stava ritraendo dal vero, indietreggiando, mentre questi avanzavano sulla strada.

La musica

Fin da giovane, ha dimostrato una forte inclinazione verso l'arte, nonostante la tradizionale educazione musicale imposta dalla sua famiglia. A sei anni, quando un pianoforte è stato introdotto in casa come parte di quella educazione, la sua reazione è stata categorica: "Voglio dipingere e solo sempre dipingere." Tuttavia, questa dichiarazione non ha impedito a Caty di sviluppare un'affinità duratura per la musica che avrebbe continuato a influenzarla per tutta la vita.

A soli otto anni, ha sorpreso i suoi genitori suonando inaspettatamente musiche tradizionali insieme a una banda di Alpini. Questo talento musicale precoce ha rivelato ulteriormente la sua versatilità e il suo eclettismo artistico. La sua passione per la musica l'ha anche portata, da bambina, a partecipare alle lunghe rappresentazioni operistiche del Teatro Regio.

Molti anni dopo, in occasione dell'inaugurazione del Nuovo Regio, Caty Torta ha partecipato a un concorso di pittura omonimo. Ha esposto un dipinto originale che era il frutto di quell'esperienza e che riusciva a catturare la musicalità, gli antichi arredi, il rogo e la nuova architettura innovativa appena realizzata. Questo è stato un riconoscimento significativo della sua capacità di tradurre la sua affinità per la musica e le arti sceniche in opere d'arte uniche e straordinarie.

L'ADOLESCENZA

La crescita

Caty Torta, da bimba timida e introversa, si è trasformata in una giovane donna di straordinaria bellezza, oggetto di numerosi corteggiamenti. Tuttavia, il suo cuore è stato interamente conquistato dalla passione per la pittura, che si era manifestata sin dall'infanzia.

Nel frattempo, il mondo era sconvolto dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale, e seguendo il suo carattere passionale, Caty ha deciso di diventare crocerossina per fornire assistenza ai giovani della sua generazione coinvolti nel conflitto. Si è arruolata come volontaria, ma purtroppo è stata colpita da una terribile malattia respiratoria comune in quei tempi. I suoi genitori sono intervenuti prontamente per salvarla e l'hanno riportata a casa sana e salva.

Dopo questa esperienza, Caty ha deciso di dedicarsi completamente alla sua vera passione: la pittura. La sua ricerca l'ha portata a Tullio Alemanni, un maestro d'arte che le ha insegnato il rigore e il disegno figurativo classico. Tuttavia, il desiderio di esplorare nuove sfide artistiche l'ha spinta presto a cercare nuovi orizzonti. In un'Europa che parlava il linguaggio dell'arte moderna, dominata dall'esistenzialismo e dall'astrattismo, Caty Torta ha iniziato a esplorare nuovi stili e tecniche per esprimere il suo talento artistico in costante evoluzione.

PASSIONE AUTOMOBILI

Le gare automobilistiche

La passione di Caty Torta per le corse automobilistiche è radicata fin da giovane e ha origine nella sua famiglia. Suo padre, un ingegnere capo delle ferrovie, nutriva un notevole interesse per le innovazioni motoristiche. Caty è cresciuta immersa nelle sensazioni inebrianti degli spostamenti in auto, specialmente a bordo di una Fiat Torpedo. Le esperienze con questa vettura, con la partenza a manovella, gli scoppiettii e il vapore che usciva dal motore durante le ripide salite di montagna, hanno contribuito a nutrire i suoi sogni d'avventura e di corse sfrenate, dove il viaggio stesso, e non la destinazione, era il fulcro.

A 18 anni, Caty ha ottenuto la sua patente di guida. La sua passione per la pittura e il disegno rimaneva dominante; tuttavia, la sua abilità nell'arte della guida non è rimasta in secondo piano. Dopo aver acquisito una Lancia Aprilia blu, si è iscritta a numerose gare di regolarità, vincendone anche una a Sanremo. In un'epoca in cui poche donne guidavano, Caty ha sfidato uomini più esperti e li ha spesso superati con destrezza, dimostrando il suo spirito competitivo.

Dopo aver completato la parentesi agonistica, Caty non ha mai rinunciato al piacere di guidare auto sportive. Ha posseduto una serie di vetture, tra cui una Lancia Fulvia Coupé e un'Alfa Romeo GT Junior rossa, che ha apprezzato per le loro prestazioni e caratteristiche stradali. La sensazione di sicurezza e controllo che queste auto le trasmettevano era totale, e ha continuato a sfidare piloti più giovani al semaforo con successo.

Caty ha sempre ammirato le Porsche, anche se non ne ha mai posseduta una personalmente. Tuttavia, ha avuto l'opportunità di guidarne alcune, grazie al suo figlio, al quale ha trasmesso la sua passione per le auto sportive. Anche lui, seguendo l'esempio della madre, ha finanziato esclusivamente vetture ad alte prestazioni.

All'età di 80 anni, dopo aver guidato a gran velocità una Porsche 911 Carrera tra le colline, Caty ha finalmente ammesso di non avere più i riflessi necessari per continuare a guidare. Ha abbandonato il volante e si è seduta sul sedile del passeggero, mettendo fine alla sua carriera di "pilotessa". Non avrebbe mai più guidato. La sua passione per l'arte e per le corse automobilistiche rimarrà un capitolo significativo della sua vita.

L'ETÀ ADULTA

L'esperienza con Felice Casorati

Caty Torta, un vero vulcano di idee e passione, avvertiva l'urgenza di immergersi nell'arte sotto la guida di un grande Maestro. In quei tempi, a Torino, Felice Casorati era una figura di spicco nella vita culturale e artistica, una sorta di faro illuminante che catturava l'attenzione di tutti.

Il suo maestro, Tullio Alemanni, comprendendo che non poteva più contenere il desiderio e il talento straordinario di Caty, la indirizzò a Via Mazzini 52, presso il Maestro Casorati. Con grande umiltà, ma al contempo consapevole della qualità del proprio lavoro, Caty presentò disegni e tavole al grande artista. La sua pittura, che era "a volumi", si differenziava radicalmente dall'approccio artistico dominante dell'epoca. Tuttavia, durante la sua visita a Casorati, mostrò anche alcune tele personali, tra cui "La Tosse" e "Movimento 2000", che sorpresero e affascinarono il Maestro.

Caty Torta (in centro a sinistra) con Felice Casorati (in centro a destra)

Per merito di alcuni amici in comune, Caty venne a conoscenza del fatto che Casorati aveva commentato positivamente su di lei, dichiarando: "Quella ragazza ha talento" e aveva deciso di accettarla nella sua bottega artistica. Caty divenne l'allieva più disciplinata del Maestro, dedicandosi al disegno fino a 15 ore al giorno. Ogni mattina portava a Casorati un disegno extra che aveva realizzato durante la notte, dimostrando una determinazione straordinaria e una ferma intenzione di apprendere. Cambiare la propria impostazione artistica non è mai facile, ma Caty vi riuscì con successo.

In seguito, Caty fu chiamata a restaurare un dipinto di Tintoretto e si rese conto che tutte le notti passate a lavorare duramente non erano state sprecate. La sua dedizione e il suo impegno nella pittura erano chiaramente evidenti. Il Maestro Casorati apprezzò particolarmente Caty perché lei dipingeva con idee originali, evitando di replicare in modo inferiore le opere del Maestro, dimostrando così una creatività e una personalità distintiva nel suo percorso artistico.

L'esperienza a Parigi

La famiglia Torta avrebbe presto assistito a nuove e impegnative imprese da parte della loro unica figlia, Caty Torta. Lei si dimostrò una anticipatrice dei tempi, una donna moderna e attenta ai cambiamenti nei costumi della società. In ogni circostanza, Caty non fu mai ribelle o offensiva, mostrando rispetto verso gli altri.

Queste qualità avrebbero svolto un ruolo fondamentale nel garantirle il permesso di studiare a Parigi da sola. Fu il Maestro Casorati stesso a intravedere un futuro astrattista per la sua allieva e a indirizzarla all'Accademia di Parigi. Questo rappresentò un'altra rivoluzione e un nuovo inizio nella sua carriera artistica.

Tuttavia, il passaggio da Casorati a Parigi non fu privo di sfide. Mentre da Casorati la modella posava per tre ore nella stessa posizione, a Parigi la modella cambiava posizione ogni sette minuti. Caty fu inizialmente sconcertata da questa differenza, ma la sua determinazione la spinse a superare le difficoltà. In mezzo a studenti provenienti da tutto il mondo, tedeschi, cinesi, iraniani, riuscì a completare i suoi disegni in tempo, nonostante le lacrime e la pressione costante.

Con il passare del tempo, Caty Torta si sviluppò come astrattista, ma lo fece gradualmente, cercando di perfezionare la sua arte attraverso la sintesi. Ogni giorno, escludendo ciò che riteneva non essenziale, si avvicinava sempre di più alla forma astratta che desiderava raggiungere. In questo percorso, fu incoraggiata da Anna Maria Brizio, storica dell'arte e una donna che condivise con Caty stima ed affetto, supportandola nella sua impresa artistica.

Al riparo dai riflettori

In un mondo spesso incentrato sull'esibizionismo e il commercio dell'arte, Caty Torta ha scelto di seguire una strada diversa. Per lei, ciò che conta sono le opere d'arte, non l'aspetto esteriore o l'esposizione mediatica. Ha scelto di non legarsi a mercanti d'arte o galleristi e non ha accettato suggerimenti o imposizioni esterne. Questa scelta l'ha portata a lavorare in isolamento, ma ha anche alimentato ulteriormente la sua dedizione all'arte.

In seguito, Caty si è sposata con un uomo che le ha concesso la libertà di seguire la sua passione. Quest'uomo era un medico, ma anche un violinista e un pittore, una figura eclettica che in tempi moderni sarebbe difficile da replicare. Purtroppo, Caty è rimasta presto vedova, ma ha continuato a dedicarsi al suo unico figlio, rinunciando a un'opportunità di insegnamento accademico che le era stata offerta.

In modo paradossale, in questi anni, la costante e inesauribile passione di Caty per la pittura si è amplificata ulteriormente. Le sue opere d'arte, seppur lei rimanesse in secondo piano, hanno oltrepassato ripetutamente i confini geografici per partecipare a mostre collettive e manifestazioni culturali. Tuttavia, l'unica condizione posta da Caty per esporre le sue opere era che queste manifestazioni dovessero essere in grado di riflettere l'amore e l'impegno che lei stessa aveva dedicato alla sua arte.

L'amore e l'impegno che Caty Torta ha dimostrato nei confronti della sua arte hanno costituito una costante nella sua vita, durata per tutta una vita e dimostrando la sua straordinaria dedizione all'arte.